MURLOCULTURA n. 1/2006
Il senso delle cose

di Luciano Scali
Associazione Culturale di Murlo
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Arrivati ad una certa età il concetto di “futuro” cessa di rappresentare il fine prioritario dell’esistenza visto che si comincia ad intravederne il termine. Come tutelarsi allora da un’angoscia sempre più incombente col trascorrere del tempo? Magari, se la salute non fa troppi capricci, orientando il proprio interesse verso la riscoperta di realtà da troppo tempo accantonate ed alle quali era stata negata l’attenzione che invece meritavano. Mi riferisco alle piccole cose abituali che, per il fatto di essere quotidianamente alla portata dei nostri sensi finiscono per divenire invisibili confondendosi col paesaggio. Quindi: riscoprire la cosa nota, quella conosciuta da sempre ma mai compresa davvero. Ecco allora dare inizio ad un viaggio ad occhi aperti, concentrando l’attenzione sui dettagli di oggetti e di strutture per leggerne la storia ed il motivo della loro esistenza. Sarà come aprire un libro affascinante ove tutto appare inedito e, quanto fino a quel momento considerato “normale”, acquista una veste nuova divenendo straordinario. Riaffiorano eventi dimenticati che parlano di costumi e situazioni diverse dalle attuali ma alle quali va il merito di aver prodotto quanto ogni giorno percepiamo senza accorgercene. Cominciamo ad apprezzarne l’importanza al momento della loro rinascita allorché si riappropriano dell’identità perduta e possono mostrare il vero volto seppure segnato dalle offese del tempo e dalle mutate esigenze degli uomini. 
Situazioni verso le quali avevamo mostrato indifferenza acquistano d’un tratto una ragione per esistere dimostrando che nulla accade per caso ma solo dietro un progetto ben definito ritenuto, a quel momento, di vitale importanza. Ogni segno dell’uomo rappresenta la traccia del suo passaggio nel luogo in cui ha vissuto ed anche il tentativo di adattare la natura alle proprie esigenze di sopravvivenza. Così facendo, ha dato origine a un mondo personalizzato ove ogni dettaglio, come in un gigantesco “puzzle” rappresenta un tassello indispensabile al compimento dell’opera, ed in ognuno dei quali sta scritto un frammento della sua storia. Quindi: osservare con attenzione diversa le cose abituali per vederne il loro reale aspetto, senza soffermarsi a quello esteriore  mettendole nella condizione di trasmettere il loro messaggio rimasto per troppi secoli muto. Sarà così possibile comprenderne l’importanza tanto da accostarsi ad esse con maggior senso di responsabilità allorché, come spesso accade, si giunga alla determinazione di modificarle o alienarle del tutto.
Disegno di Luciano Scali
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