MurloCultura 2013 - Nr. 4

E' emerso un nuovo villaggio a Poggio Civitate.

di Annalisa Coppolaro

 Finalmente tracce di architettura civile popolare. Parla Tony Tuck della Massachusetts University Amherst


Murlo. Ecco forse le prove che presso il Palazzo dell’aristocrazia locale esisteva un intero villaggio con case e laboratori, e forse anche più di uno. Questa l’esaltante scoperta della stagione archeologica a Murlo, presso il sito di Poggio Civitate, questo è emerso dal terreno durante quasi due mesi di lavoro che il team di 75 studenti guidato dal prof. Tony Tuck dell’Università del Massachusetts Amherst sta portando a termine.

“Sì, è vero, è stata una stagione esaltante per il team di archeologi a lavoro a Murlo” ci conferma Tony Tuck, “Una stagione iniziata con il grosso lavoro per allestire la mostra Prime parole che ha avuto grande successo aperta fino a giovedì 8 agosto al Museo di Murlo, e che poi si è evoluta con grandi sorprese, regalandoci questa scoperta, la prova di un villaggio costruito intorno al 675 a.C, contemporaneo quindi al primo palazzo del settimo secolo, a circa 30 metri ad ovest rispetto al sito principale. Un villaggio che forse era solo parte di una serie di altri insediamenti governati dal signore di Poggio Civitate. Stiamo anche aggiornando subito il nostro sito con i risultati di quest’anno, http://poggiocivitate.classics.umass.edu

Perché si tratta di una scoperta così importante per l’etruscologia?

Perché finalmente abbiamo l’opportunità di confrontare l’architettura popolare con quella dell’aristocrazia, di cui abbiamo già molti esempi. Diversi anni fa avevamo supposto l’esistenza di un insediamento del periodo corrispondente al palazzo arcaico, supponevamo che esistessero almeno tre o quattro altri edifici dove viveva la gente comune, le stesse persone che lavoravano nella grande zona artigianale, nel laboratorio che abbiamo ritrovato, e che realizzava oggetti in ceramica, osso, metallo… Ora inoltre, dopo aver ritrovato scarti di lavorazione dei metalli e crogioli presso altre zone dell’insediamento, abbiamo prova che esisteva anche una seconda officina artigianale.

Quali problemi avete incontrato nel lavoro di quest’anno?

La zona dove doveva trovarsi questo villaggio è soggetta a erosione e quindi temiamo che moltissimi reperti siano andati perduti. E’ comunque troppo presto per tirare conclusioni ovviamente, ma una cosa che forse ha salvato diverse strutture è la presenza della strada che risale al 1100 circa e che forse nei quasi 1000 anni successivi ha agito da muro di protezione salvando tutta la zona dalla perdita totale.

E rispetto a Poggio Civitate cosa sappiamo in più adesso?

Possiamo ad esempio capire meglio l’organizzazione del territorio e della vita di questa comunità. Si trattava, come era stato da noi talvolta supposto, di un’area vastissima e non limitata solo a Poggio Civitate, pensiamo infatti che, un po’ come accade oggi nell’attuale territorio, vi fosse il centro del potere qui sulla collina e poi tante altre piccole comunità sparse che dipendevano dai signori di Poggio Civitate. Gli etruschi erano bravi architetti e pianificavano il territorio con cura. Stiamo cercando di immaginare dove potessero essere gli altri centri e infatti vogliamo estendere il lavoro di scavo a territori limitrofi. Stiamo restaurando molto nel laboratorio vicino Murlo dove ogni anno lavoriamo a nuovi oggetti e capendo di più sulle abitudini quotidiane della gente comune e dell’aristocrazia.

E qual è secondo lei il reperto-simbolo della stagione di scavi di Murlo 2013?

Abbiamo anche quest’anno interagito splendidamente con la gente di qui che ci ha accolto con calore. E per qualche motivo mi piace pensare che il ritrovamento di un frammento di ceramica in uno spazio domestico che sembra rappresentare la testa di un lare, una divinità della casa che poi i romani ripresero dagli etruschi, possa rappresentare questa stagione. Qui a Murlo, dopo 46 anni di scavi, ormai ci sentiamo a casa…’’

 

Il gruppo di studenti dell'Università del Massachusetts Amherst

Il gruppo di studenti dell'Università del Massachusetts Amherst.

 

 

 

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