QUADERNO TRIMESTRALE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE DI MURLO
www.murlocultura.com


In attesa del piano di fabbricazione operativo

"Sviluppo sostenibile e lavori in corso"

 

di Luciano Scali

  Da venti anni ormai risiedo a Murlo anche se l'approccio col suo territorio è di più lunga data. Alla fine degli anni quaranta, ancora in pieno periodo di ricostruzione, praticai con scarso successo il ciclismo; dapprima nella categoria amatori e in seguito partecipando a qualche corsa dilettantistica. Se dal lato agonistico non riportai risultati di rilievo, ne ebbi per contro molti di più dal punto di vista della conoscenza. Durante i quasi quotidiani allenamenti mi trovai spesso ad attraversare il territorio di Murlo seguendo un itinerario preferenziale comprendente la strada di Radi, la via di Crevole la Grossetana e, per Monticiano, rientrare a Siena dalla valle di Rosia. Agli anni settanta risale la mia prima visita a Montespecchio e da allora non ho mancato di ritornarvi ogni anno anche se il lavoro mi aveva portato a vivere lontano da Siena. Fin dal 1984 ho sentito parlare di piano regolatore e di necessità di regole. Il tempo è trascorso veloce e gli avvenimenti molto di più. Murlo adesso è conosciuto ovunque, allora non sempre veniva indicato nelle cartine. A chi il merito di tutto questo? Alle Amministrazioni, alle circostanze, ai mutati interessi della gente ed alle loro disponibilità. Ci si muove di più e quelle che nel passato erano prerogative dei soli benestanti, sono giunte oggi invece alla portata della quasi totalità dei cittadini. Le vacanze! Enormi masse di persone "trasmigrano" seguendo correnti intercontinentali, internazionali o interregionali e così via a scendere, nell'intento di godere, in atmosfera diversa, il meritato riposo. Al grande spostamento di persone ha fatto seguito un'altrettanto grande domanda di servizi destinati ad offrire degna accoglienza ai "forzati delle vacanze". Sono nate iniziative ed attività nuove con un gran numero di persone che, attratte dal richiamo di possibili profitti, si è riciclata in mestieri dei quali fino a quel momento, aveva appena sentito parlare.


Vecchi casolari sono stati riattati, altri ampliati e ammodernati dotandoli di strutture accessorie che, pur garantendo maggior benessere, nulla hanno a che fare con l'ambiente e con la denominazione auto affibbiatasi. "Se il cliente chiede una cosa cerco di accontentarlo per impedire di andare a trovarla altrove!" Il discorso messo sotto questi termini non fa una piega ma è altrettanto vero che iniziative non coordinate e prive di regole, portano a breve termine, al radicale mutamento dell'aspetto territoriale. Grazie alla ottenuta notorietà, il territorio di Murlo è divenuto appetibile non proprio per stabilirvisi, ma per fare un ottimo investimento acquistandovi un bene in continua rivalutazione. Ecco allora che, in attesa di norme per stabilire: dove, come, e con quali materiali costruire, i lavori vanno avanti: a Vescovado, Lupompesi, Casciano, La Befa… un po' dappertutto insomma…e vedi caso seguendo "più l'istinto che la ragione". Cosa vuol dire tutto questo? Che in regime di carenza di regole si può operare con maggiore libertà sorvolando addirittura sulle più elementari norme a salvaguardia di un ambiente al quale va attribuito il vero merito dell'attrazione esercitata su coloro interessati a visitarlo. Murlo, oasi di diversità, sta rapidamente diventando "un luogo come gli altri", dove è possibile anche la nascita di mostri come quello non più in embrione all'ingresso di Tinoni. La convergenza di strade concentrata nelle poche centinaia di metri tra l'accesso alle Fonti di Tinoni e al casale di Sesta, non ha riscontro in tutto il territorio, sia per pericolosità sia per l'impossibilità di razionalizzarlo fin da adesso. Sarà interessante ed istruttivo vedere come Provincia e Comune intenderanno gestirlo al momento in cui diverrà veramente operativo.

 

Torna all'indice