MURLOCULTURA n. 3/2008

Chigi ZondadariLE RICETTE DEL VESCOVO

Rubrica semiseria di suggerimenti, notazioni pratiche, banalità,

quisquilie, pinzillacchere, ecc.

 

a cura di Giorgio Boletti
Associazione Culturale di Murlo
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CHIACCHERE SOTTO LE MURA

Pierino La Peste aveva scambiato il “rotondone di Murlo” per un velodromo e si divertiva assai a girargli in tondo con la bici. Un giorno, mentre era intento in questo suo divertimento, arrivò Bastianino il quale, tutto eccitato gli diede la grande notizia.

“Si dice che l'anno prossimo per Pasqua qui si organizzerà una sacra rappresentazione: come vedi si sono tirati avanti col lavoro e hanno già allestito la scenografia dell' “Orto di Getsemani” e, lassù sulla proda, è stata già costruita anche la staccionata in legno dalla quale un gallo livornese canterà tre volte; purtroppo, più che alla samaritana, l’hanno fatta all’americana, tanto che assomiglia al “ranch di Tex Willer”. Quello che secondo me non ci azzecca è che vorrebbero fa’ partecipa’ anche i Re Magi, forse per dare un senso e una giustificazione alle tre bianche tende beduine rizzate sotto le mura”.

“Maremma”, rispose Pierino, “ma la parte di Nostro Signore a chi la faranno fa’?”

“Eh”, riprese Bastianino, “non l'hanno ancora deciso perché, vedrai, di..... signori un ce ne' punti mentre di..... poveri cristi ce n’è un monte e un sanno chi scegliere”.

“Ma e la croce?”, chiese incuriosito Pierino.

“Beh, quella la porteranno quei quattro...... gatti di Murlo, tanto loro ci so’ abituati: cani che berciano, fughe di gasse, rotatoria, garage sotterranei, vista panoramica sul campo sportivo, cattedrale chiusa da anni, macchine che vengono, vanno e pure ci stanno”.

“Chi vivrà, vedrà”, sentenziò filosoficamente Pierino, “ma io ora vo’ a casa a vede’ che m’ha preparato per desina la mi’ mamma; so’ curioso perché stamani m’ha detto che avrebbe cucinato un piatto novo ma che era come se avesse inventata l’acqua calda”.

“Ah, fammi sape’ e buon appetito”, rispose Bastianino, “ci si vede”.

 

CARPACCIO PADELLATO

Ingredienti

Carpaccio di manzo tagliato molto sottile ma non trasparente, sale, un cucchiaio di olio extra-vergine d’oliva, possibilmente di un vasetto di “Olive saporite” (ricetta pubblicata su Murlo Cultura Anno 5 - n. 5 - 4° trimestre 2002), eventuali olive nere.

Procedimento

Scaldare una padella anti-aderente piuttosto larga, aggiungere l’olio e le eventuali olive; dopo qualche secondo adagiarvi le fettine di carpaccio, preventivamente preparate ben distese e leggermente salate.
Dopo pochissimi secondi (quasi immediatamente), aiutandosi con un paio di palette, girare le fettine e dopo pochissimi secondi (quasi immediatamente) levarle e adagiarle sul piatto di portata possibilmente preriscaldato.

 
Come si vede la mamma di Pierino aveva ragione: questa più che una ricetta nuova è la scoperta dell’acqua calda; comunque buon appetito! (n.d.r.)

 Carpaccio padellato - disegno di Luciano Scali


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