MURLOCULTURA n. 3/2010

Nella riflessione la speranza e l'auspicio per un ritorno a quei valori dimenticati
sempre attuali in ogni occasione e in ogni tempo

Il NUOVO POSSIBILE

di Antonio Cozzitorto

Associazione Culturale di Murlo
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Vecchio Borgo - disegno di Luciano Scali
N
on può avere solide basi una società, che mentre afferma valori quali la dignità della persona, la giustizia e la pace, si contraddice radicalmente accettando e tollerando le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata.

Questa riflessione espressa da Benedetto XVI nella Caritas in veritate al n.15, mi dà l'occasione di riandare con la memoria al tempo in cui le relazioni tra gli uomini erano improntate su valori stabili e condivisi; espressioni vere delle relazioni segnate dalla fedeltà, dal rispetto reciproco, dall'aiuto vicendevole per costruire il presente nella prospettiva di un futuro sicuro per le nuove generazioni.

Era il tempo dei padri e delle madri, capaci di “soffrire e gioire insieme”, che hanno lasciato a noi un'eredità aperta all'accoglienza dei poveri e degli esclusi, a dare il bicchiere d'acqua a chi ha sete, e ad avere la “porta aperta” verso tutti i viandanti.

Riprendo una delle mie poesie, “ANTICO BORGO”, dove esprimevo tutta la speranza di una rinascita nella riscoperta di se:                                                                                                             

                                                                                      

                                                                                           

"Vecchie case di tante storie,
figli prediletti di antiche madri
storia di angoli di Maremma.
Ricorda Antico Borgo
la speranza che davi agli uomini
il coraggio per un nuovo cammino
la gioia per una nuova vita.
Le campane più non suonano
le persiane non aprono i loro vetri
l'amore non trova la verità
la morte si agira sulle tue strade.
Strade tortuose che smarriscono
non si ritrovano i valori antichi
non si seguono padri e madri.
Nel tuo silenzio immenso
Antico Borgo
contemplo me stesso
e mi ritrovo uomo".


Da qui emerge la necessità di non abbandonare oggi il tempo e non lasciarsi cadere le braccia pensando che non ci sia nulla più da fare; o peggio lasciarsi trasportare dalla fluidità di un fiume immenso che veloce corre trasportando il tutto, e anche noi, nella immensità di un oceano, che tutto divora e annulla. Occorre ritornare ad educare e formare, a trasmettere e se stessi, il proprio sapere, le proprie esperienze; a narrare i valori di un'autenticità di vita che è veramente e personalmente vissuta, lontana dal "marasma mediatico", attraente ed accattivante.
Il nuovo è possibile se riscopriamo il nostro essere in relazione e ne curiamo personalmente la significatività.

Montalcino 7 maggio 2010.


Vecchio borgo - disegno di Luciano Scali





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