MURLOCULTURA n. 3/2011

Energia solare: luci e ombre

di Massimo Vivi


Associazione Culturale di Murlo
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Fotovoltaico - Val d'Arbia

La produzione di energia elettrica dal sole rappresenta un contributo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile. E’ una fonte rinnovabile e pulita alternativa alla produzione da fonti fossili (petrolio, carbone) altamente inquinanti e non riproducibili.
Grazie alle incentivazioni economiche anche in Toscana il fotovoltaico ha un grande successo e, oltre ai pannelli per uso domestico prevalentemente installati sulle coperture degli edifici per autoconsumo, stanno nascendo delle vere e proprie “centrali” nel territorio aperto che incideranno nel paesaggio sostituendosi alle distese di grano nelle nostre colline o dei campi di mais nei fondovalle, oppure li vedremo alternati alle coltivazioni di pregio che, da sempre, caratterizzano la peculiarità del nostro territorio.
Produrre energia dal fotovoltaico risulta oggi economicamente più vantaggioso che mantenere in produzione le ordinarie produzioni agricole e quindi si affittano o si cedono ampie superfici agrarie per installare parchi fotovoltaici. Ma il paesaggio, si sa, è una fondamentale risorsa da tutelare e valorizzare; spesso le distese di pannelli non sono conciliabili con la salvaguardia del patrimonio storico-culturale, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale. In proposito è intervenuta la Regione Toscana per fare chiarezza ed imporre delle regole alla corsa al fotovoltaico sulla scia degli incentivi economici.
Con la legge 11/2011 la Regione emana disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e definisce le aree non idonee alla installazione di specifiche tipologie di impianti, in particolare gli impianti fotovoltaici a terra, escludendo zone all’interno di coni visivi e panoramici la cui immagine è storicizzata, nonché aree di particolare pregio paesaggistico e culturale.
Fotovoltaico si ma con una particolare attenzione al territorio ed evitare “l’arrembaggio al fotovoltaico; impianti solari al posto di carciofi e pomodori”. Cosi il quotidiano Il Tirreno di qualche mese fa titolava un articolo molto interessante ed utile per capire le dimensioni del problema. Dai dati pubblicati risulta che sono in attesa di essere realizzati nelle sole province di Siena, Grosseto, Livorno e Pisa impianti industriali pari a circa 700 ettari di superficie. L'articolo pubblicato il 15.02.2011 cita alcuni progetti che interesseranno il grossetano: uno a Roccastrada per 48 Mw e tre a Manciano da 13, 29,9 e 65 Mw che, da soli, interesseranno aree rurali per oltre 200 ettari. L'autore sostiene che il motivo del così forte interesse non è altro che economico: “…In tanti decidono di vendere o di affittare le loro terre a multinazionali o semplici Srl, ricevendo dai 35 mila ai 45 mila euro all’ettaro in caso di cessione , dai 3 mila ai 6 mila sempre all’anno (per ettaro ndr), come canone per il semplice utilizzo. il gestore del servizio elettrico assegna 320 euro ogni Megawattora prodotto, mentre un impianto da 1 Mw costa circa tre milioni di euro e produce 1600 Megawattora all'anno di elettricità. Per riepilogare, significa mezzo milione di euro di aiuti per vent'anni, a cui vanno aggiunti i ricavi dell'energia venduta, con la possibilità finale di rientrare nell'investimento in appena 5-6 anni. Decisamente una bella concorrenza per carciofi e pomodori.".




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