MURLOCULTURA n. 4/2010
LE VITE SPEZZATE
Associazione Culturale di Murlo
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Vietnam, 35 anni fa finiva la guerra.








   Afghanistan, 2010



12 novembre 2003 Nassiriya; Kabul 17 settembre 2009 e 28 luglio 2010 altri caduti nell’adempimento del dovere che in terre lontane onorano il nostro Tricolore.

Le due foto in alto per il cuore del maresciallo poeta significative più di tante inutili parole consentono di riprendere un testo di John Donne:
Nessun uomo è un’isola, intera per se stessa; ogni uomo è un pezzo del continente, parte della Terra intera; e se una sola zolla vien portata via dall’onda del mare, qualcosa all’Europa viene a mancare, come se un promontorio fosse stato al suo posto, o la casa di un uomo, di un amico o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce perché io son parte vivente del genere umano. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona per te”.

Ricordiamo i nostri morti e, forse, il loro ricordo ci renderà più attenti ai valori sacri della vita.
Soprattutto impariamo ad amare i <<morti>> quando sono vivi.
Nella giornata del lutto nazionale la poesia di Salvatore Quasimodo:

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera.

Antonio Cozzitorto

Con la fine del conflitto in Vietnam si cullò nel mondo l’illusione che di guerre non ve ne sarebbero state più e che i terribili tributi di vite umane avrebbero contribuito a rendere più saggi. Le guerre non sono mai cessate divenendo ormai notizia di routine alla quale purtroppo ci siamo abituati. Poi d’improvviso ancora una vita spezzata fra i nostri ragazzi che stanno combattendo in silenzio, accompagnata dai soliti rituali e dalle consuete parole di circostanza. Cosa resta se non interrogarsi sulle ragioni della scomparsa di un giovane congiunto e sul dolore insanabile che nessun ideale o ricompensa potranno mai lenire.”



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