MURLOCULTURA n. 5/2009

Alla soglia dei 100 anni Armida Ferri se n'è andata

Addio alla nonnina di Murlo

di Luciano Scali
Associazione Culturale di Murlo
Torna all'indice


Armida FerriCon Armida Ferri se n’è andata una memoria storica di tutto riguardo e questo grazie alla piena lucidità che l’ha accompagnata fino a poco più di un mese dalla morte.  In molti avevamo creduto che avrebbe potuto farcela a superare la fatidica soglia del secolo, ma purtroppo questa speranza si è rivelata poi come la più amara delle delusioni. In più di ogni occasione avevamo fantasticato, assieme ai più intimi, su cosa si sarebbe fatto in quel 24 settembre del 2010 e parlando delle iniziative più strane e bizzarre era bello vedere come l’idea le fosse gradita e come il crederci le procurasse attimi felici purtroppo sempre più rari col trascorrere del tempo. Non a tutti è concesso il privilegio di poter invecchiare con serenità poiché il pensiero sempre più pressante della dipartita monopolizza la mente rendendo difficile la convivenza con altri pensieri di quotidiana realtà. Da qui la tristezza generalizzata delle persone anziane alle prese, non con i problemi di sempre, bensì “con il problema” quello definitivo che non può essere aggirato in alcun modo. Era veramente una cosa singolare assistere al suo cambiamento di umore allorché durante una breve visita, di solito sempre affrettata, si riusciva a parlare di argomenti fatui, di storielle curiose ed anche piccanti che riuscivano a farla ridere e a rendere i suoi occhi vispi e brillanti come chicchi di pepe. Se per caso i discorsi cadevano su episodi di tanto tempo fa, all’epoca dei lavori in miniera o di qualche avvenimento importante, i suoi ricordi erano lucidi e circostanziati capaci di fornire utili spunti per indirizzare le ricerche nella direzione giusta ed ottenere così i risultati cercati. Mancherà molto ad alcuni di noi abituati alle sue attenzioni, ai suoi the sotto il pomo, ed anche alla sua disponibilità nell’assecondare qualche nostra stravaganza. Mi piace ricordare quando la coinvolsi nella storiella della “Nascita della Primavera” raccontata ai bambini della scuola materna i quali, in visita a Murlo andarono a conoscerla per farsi narrare da protagonista l’avvenimento. Svolse il suo compito al pari di un’attrice consumata e le foto che conservo ancora la mostrano felice in quel personaggio. Voglio sperare che riposi in pace nella consapevolezza di sopravvivere nel ricordo di chi la conobbe e le volle bene consentendole così di superare largamente, seppure in maniera virtuale, quella soglia che un crudele destino le ha impedito di varcare.

 


Torna su