MurloCultura 2014 - Nr. 2 Speciale Festa in Collina 2014

Campanilismo del tempo

di Nicola Ulivieri

Il campanilismo tra gli abitanti di Vescovado e Casciano di Murlo, i baciullai e i sorbaioli, è ben noto. Meno note sono le origini di questo particolarismo e gli argomenti e gli episodi nei quali ogni frazione ha cercato ogni pretesto per primeggiare. Dopo che abbiamo saputo, da Guido Baldi, che anche a Casciano esisteva un antica meridiana, come sapevamo esserci anche a Murlo, con Luciano Scali ci siamo divertiti a pensare come questo fatto possa essere stato un buon pretesto per delle goliardiche sfottiture toscane, sostenendo magari che l’una fosse più bella e precisa dell’altra.
La presenza di un’antica meridiana a Murlo è nota dai tempi del restauro della Palazzina, quando venne scoperto, nella parete rivolta a sud, lo stilo metallico che indica le ore con la sua ombra, chiamato anche gnomone, dal greco “gnòmon”, che vuol dire indicatore. Un possibile aspetto di questo orologio solare, ormai scomparso, poteva essere quello in Figura 1 dove ho riportato il mio primo progetto eseguito a fine anni ’90 per un restauro proposto e offerto dall’Associazione Culturale.

Fig. 1. Una possibile ricostruzione della meridiana sulla Palazzina di Murlo, con linee diurne, equinoziale, e linee delle ore vere.

 

Una proposta che continua ad essere ignorata da ogni amministrazione fino al giorno d’oggi, a 15 anni di distanza. Vedremo quale atteggiamento assumerà la nuova amministrazione nei confronti del recupero dei beni architettonici (che in questo caso sarebbe a costo zero) e nei confronti del miglioramento dell'arredo urbano. Speriamo in una maggiore sensibilità.
Della meridiana di Casciano sono invece a conoscenza da solo un anno, grazie alle informazione di Guido Baldi. Suo nonno, Amerigo Baldi, e altri anziani del luogo, fino ad alcuni anni fa, ricordavano che nella parete interna al cortile della chiesa dei SS. Giusto e Clemente di Casciano esisteva un orologio solare, uno strumento ben noto fino al secolo scorso, ma la cui memoria rischiava di scomparire se non si fossero mantenute alcune testimonianze orali… e non solo. Quando siamo andati sul posto, con Guido, ho potuto osservare con piacere che lo stilo era ancora presente sulla parete. E’ uno stilo di ferro ortogonale al muro (ortostilo) che è affacciato a sud, leggermente declinante a est, quindi ideale per il posizionamento di un orologio solare. Chiunque abbia restaurato le mura ha avuto l’accortezza di non eliminare almeno questa ultima testimonianza storica da una parete che, nei decenni, ha subìto anche bombardamenti come mostrano alcuni segni nelle pietre. La meridiana sembra essere scomparsa già prima della Seconda Guerra Mondiale, secondo quanto ricorda Guido dai racconti del nonno Amerigo, e precisamente già alla fine della I Guerra Mondiale quando doveva essere ormai completamente rovinata. Nella Figura 2, con un fotomontaggio, ho voluto mostrare come poteva apparire la meridiana ad una persona presente sul piazzale.

 

Fig. 2. Una possibile ricostruzione della meridiana di Casciano sulla chiesa dei SS. Giusto e Clemente, con linea equinoziale, linee delle ore vere e italiche (ore al tramonto) con uno stile tipico dell’epoca.


Ma quale, di queste due meridiane del nostro passato, sarà stata la più bella, la più precisa, la più ricca di decorazioni? Quale avrà riportato il motto più interessante? Questo ci divertivamo a pensare con Luciano Scali: una bella diatriba tra cascianini e vescovini su chi avesse la meridiana migliore. Ormai non sembra più possibile saperlo ma possiamo fare delle considerazioni sulle ore che erano indicate. Intanto dobbiamo ricordare che un orologio solare indica le ore Vere del luogo e non quelle segnate dall’orologio da polso.
Una meridiana può indicare ore che nessun orologio moderno fornisce: le ore che sono passate dall’alba - ora 0 – dette anche ore babiloniche, che ci dicono da quanto tempo è sorto il Sole; le ore che mancano al tramonto - ora 24 – chiamate ore italiche ed utilizzate in Italia dal XIV secolo fino alle campagne napoleoniche quando fu imposto il sistema “alla francese” riferito al Mezzogiorno Vero, ora XII, che è l’istante in cui il Sole passa per il meridiano del luogo. Ecco quindi che, quando una meridiana indica il Mezzogiorno, possiamo essere sicuri che il Sole è nel punto più alto della sua orbita apparente e che in quel momento ci indica esattamente la direzione del sud. Naturalmente questo vale per ogni luogo il quale ha, quindi, un suo trascorrere del tempo diverso da ogni altro che si trova ad una longitudine diversa. Chi vuole saperne di più sulla misura del tempo, potrà partecipare alla presentazione del mio libro “I segreti degli orologi solari”, domenica 18 maggio, nell’ambito del programma della Festa in Collina, dove parlerò di curiosità legate allo Zodiaco, divinità solari e, naturalmente, dei segreti della misura del tempo. Quello su cui è divertente riflettere ora è che luoghi diversi hanno inevitabilmente due “Mezzogiorni” diversi che si verificano in momenti distinti.
Ecco quindi che Murlo e Casciano, con due meridiane diverse, sebbene non molto distanti, potevano vantare due “tempi” contraddistinti, magari entrambi esatti, ma comunque “campanilisticamente” diversi, fosse anche di pochi millesimi di secondo, così che ognuno poteva aver ragione di vantare la meridiana più precisa.
La sfida attuale tra baciullai e sorbaioli dovrebbe essere ora quella tra chi riuscirà per primo a restaurare il proprio orologio solare. Questa sarebbe una bella competizione campanilistica, culturale, da fare ai nostri tempi, per avere dei prodotti artistici da far ammirare di nuovo a cittadini e turisti. Chi vincerà questa sfida? Ma soprattutto: sarà fatta o continueremo a disinteressarci dei nostri beni storici?


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