MurloCultura 2015 - Nr. 4

La mostra Mulax torna a Murlo

di Luciano Scali

ARTE A MURLO

Mulax: Con questa parola, che in etrusco significava dedica, venne allestita dal 22 aprile al 7 maggio 1995 una mostra da parte di un gruppo di artisti che, sull'euforia derivata dalle scoperte di Poggio Civitate e dalla realizzazione di un museo per porvi i reperti più importanti, intesero fare omaggio a questo luogo che ne conobbe e fu testimone della loro grandezza. Il tema scelto fu la parola, il linguaggio: ovvero il mezzo per comunicare, esprimersi e farsi conoscere; in questo caso l'alfabeto etrusco quale espressione della lingua criptica parlata da quel popolo che nell'incertezza dei suoi significati aveva la capacità d'indurre alle più fantastiche interpretazioni. Nulla è più stimolante della domanda che l'artista rivolge a se stesso, e quanto più difficile è la risposta più eccitante è il desiderio di conoscerne una, qualunque essa sia. Il tema della mostra, incentrata sull'attenzione verso le lettere dell'alfabeto etrusco, divenne uno stimolo non comune per gli artisti chiamati ad animarlo, a renderlo concreto al punto tale da impegnarli in una impresa grafico pittorica non comune. Quei segni giunti a noi dopo oltre venticinque secoli, ebbero il pregio di apparire nell'immaginario di ogni artista con aspetti diversi, spingendolo a rendere reale l'emozione che quel segno gli procurava. Un'opera notevole nella quale la storia, il fascino, la cultura e il mistero di un popolo dissoltosi o integratosi con i conquistatori, viene reinterpretata, modificata ed anche volutamente distorta con un risultato interessante dagli intensi connotati surreali capaci di far assurgere quei segni a altrettante parole chiave per introdursi sempre di più nei meandri dell'immaginario. Ogni artista si è adoperato a dare una interpretazione personale a ognuno di quei segni seguendo le sensazioni che sono stati capaci di trasmettere magari convinti di non essere andati troppo lontani dal vero! Una cosa stupenda che invita alla riflessione spingendo a immaginare cosa sarebbe venuto fuori se al posto della sparuta schiera che realizzò tale opera vi fosse stato un più consistente gruppo di artisti ad essere chiamato a dibattere lo stesso tema. Un'opera collettiva di grande valore, di spunti tecnici inusuali per rafforzare concetti forse solo immaginati ma proprio per questo capaci di generare situazioni senza fine, storie dalle molteplici conclusioni e, nel contempo, dalle più affascinanti prospettive. Per venti anni la nostra Associazione ha conservato, tra le altre cose, quest'opera della quale è grata all'Amministrazione Comunale dell'epoca per la fiducia riposta nell'affidargliela in custodia, ma che ha ritenuto fosse giunto il momento di venire condivisa dall'intera Comunità di Murlo alla quale venne donata. Quale migliore occasione di porla in mostra nell'Antiquarium di Murlo se non durante il festival Bluetrusco conclusosi qualche giorno fa? E non solo per il suo valore intrinseco storico culturale, ma soprattutto per sottolineare come un semplice alfabeto, fatto di segni più o meno comprensibili possa stimolare la fantasia e la creatività di personaggi sensibili al punto da farlo divenire, da semplice mezzo di comunicazione, un'autentica opera d'arte collettiva da mettere in mostra e custodire poi con la massima cura nell'ambito dalla nostra Biblioteca Comunale.

 

Mulax Murlo

 

L'Associazione Culturale coglie l'occasione per ringraziare gli artisti ideatori del progetto, Kiki Franceschi e Andrea Chiarantini di A.X.T.E.V., presenti all'inaugurazione della mostra, e l'artista Isanna Generali che ha collaborato all'allestimento.

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