MurloCultura 2018 - Nr. 3-4

BOBY

di Luciano Scali

Nell'osservare quanto sia stata partecipata la presenza di coloro che hanno voluto accompagnare Boby Carapelli alla sua ultima dimora lo dice il fatto che per ognuno dei presenti è stato come accompagnare un membro della propria famiglia. Così anche per me e per tutti quelli ai quali ho chiesto cosa rappresentasse Boby per loro, per chi come me lo incontrava spesso nei luoghi più insoliti del territorio laddove la natura meno risente dell'intervento dell'uomo. Accompagnato dall'inseparabile macchina fotografica andava a cercare quei posti speciali seguendo il fascino della scoperta di un mondo inedito in costante mutazione proprio attorno casa e frequentato più dalle creature selvagge che non dall'uomo ignaro di ciò che stava perdendo. Un interesse irresistibile per la natura nei suoi dettagli quasi volesse compenetrarne i segreti come le sue foto dimostrano e che, qualche volta anch'io ho scaricato da internet nella consapevolezza di essere incapace di ottenerne di simili. C'incontravamo abbastanza di frequente e quasi sempre per caso nei posti più impensati: a monte Verdello, sulla via per Casenovole oppure lungo l'alveo del Crevole con intenti diversi: lui alla ricerca d'immagini speciali io invece di luoghi che mi parlassero della storia della ferrovia. E, abbastanza di recente durante le passeggiate organizzate dagli Amici del Crevole una delle quali è nei miei ricordi come un incubo ricorrente dove Boby, come le foto impietose scattate da più persone mostrano, si assunse l'onere di trapelarmi lungo il fosso Crevolicchio dove il percorso diveniva più duro e le mie gambe sempre più molli. E poi quei lunghi discorsi sul ferro battuto, sui ferrivecchi che avevo accumulato nel mio sottoscala e che prese volentieri come se si trattasse veramente di un dono prezioso. A questo punto cosa dire ancora, non lo so proprio poiché non esistono parole adatte oppure non ne trovo di adeguate per illustrare uno stato d'animo che si ripete ogni qualvolta il pensiero ritorna a quella miriade di ricordi che d'improvviso si affacciano alla mente. Per certo so che mancherà molto non solo a me ma a tutti quelli che lo conobbero e che divennero suoi amici perché non era possibile fare altrimenti. Un pensiero deferente e di rispetto per la sua famiglia alla quale va tutta la mia comprensione e affetto nella speranza che sia loro di conforto la consapevolezza di quanto Boby ha rappresentato per la nostra comunità intera.

 

Boby nel Crevolicchio

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