MurloCultura 2019 - Nr. 1-2

Misteri a Murlo

di Luciano Scali

NOTIZIE DAL TERRITORIO

Ladri di gatti a Murlo? - disegno di Luciano ScaliChe il territorio di Murlo racchiuda nel suo ambito e nella sua memoria storica un'infinità di misteri è cosa risaputa anche perché, proprio in alcuni di essi risiede quel fascino che lo ha reso noto, non solo in Italia ma nel mondo intero. A quelli più importanti riferiti alla sua ascendenza Villanoviana dapprima, ed a quella Etrusca rimasti per gran parte insoluti e tuttora in fase di studio, se ne aggiunsero in seguito altri durante il Medio Evo fino ad arrivare all'attualità: i misteri quotidiani. Chi non rammenta il numero 3 di Murlo Cultura del 2006 quando, d'improvviso si manifestò un evento unico, e speriamo irripetibile: la presenza di gas propano nel sottosuolo del nostro castello senza sapere come ci fosse andato a finire.
L'articolo a mia firma e preparato per l'evento esordiva così:
"A Murlo il mistero è di casa, fa parte della sua natura e chi vi abita non se ne scandalizza affatto, anzi, in certi casi ne fa quasi un motivo di orgoglio." In quell'occasione non era proprio il caso di sentirsene gratificati ma, sempre nel solito articolo si diceva un po' più avanti:
"...da qui il mistero, come quello del mitico passaggio del Vescovo all'interno del castello prima della sua suddivisione in altrettante unità abitative. I residenti di Murlo si sono abituati a convivere con i misteri da non farci troppo caso fino all'aprile di questo anno allorché, nel cuore della notte vennero svegliati e fatti evacuare dalle loro case, a causa di una pericolosa fuga di gas." Un problema risolto dopo ventitré giorni di forzata assenza dalla propria abitazione ma senza avere ancora oggi la certezza delle cause alle quali attribuire il tanto deprecato fenomeno. Niente di male in tutto questo poiché un ulteriore mistero aggiuntosi a quelli antichi etrusco – villanoviani, crea una curiosità gratuita di più verso questo territorio dove l'enigma ne costituisce l'eccellenza. Ma non tutti i misteri hanno la stessa capacità di suscitare quell'interesse che spinge a risolverli nell'intento di migliorare la propria conoscenza, poiché ve ne sono altri che, per contro, inducono all'inquietudine ed al disagio e quindi da perseguire con decisione per rimuoverli in via definitiva.
Da qualche giorno l'esigua comunità dei residenti nel Castello di Murlo, assiste col fiato sospeso all'assottigliarsi della colonia felina stanziale che con qualsiasi tempo e stagione presidia da sempre ogni angolo soleggiato, o strategico dell'abitato in attesa di quel pasto che alcuni abitanti dal cuore sensibile preparano per loro. In poco più di una settimana, la colonia piuttosto numerosa pare essersi dissolta e solo tre o quattro esemplari sembrano aver rifiutato l'esodo, se di questi si è trattato, invece di associarsi a quelli scomparsi magari vittime di una qualche malvagia decimazione. Chissà. Sta per certo che adesso questo luogo così pullulante di vita, seppur diversa da quella umana, non appare più lo stesso. Un nuovo mistero allora fra i tanti ancora in sospeso nella zona in attesa della loro soluzione, oppure una decisione drastica presa da chissà chi nell'intento di togliere in maniera definitiva i gatti da Murlo? Mi auguro come tanti di sbagliarmi, ma se quella vocina ostinata che si fa strada nel profondo della mente risultasse attendibile, come sarebbe poi possibile sostenere che qui a Murlo non è cambiato nulla?

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