MURLOCULTURA n. 1/2012

Riflessione estemporanea sopra un avvenimento artistico

Fuori dall'ombra

di Luciano Scali


Associazione Culturale di Murlo
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Fuori dall'ombraTra le iniziative che periodicamente si svolgono a Murlo, può capitare che ne venga fuori qualcuna diversa dalle solite che non si limita a commemorare o ricordare fatti remoti ma si guarda piuttosto attorno anche se, per farlo, fa cadere l’occhio su avvenimenti del passato. Sembra un discorso senza capo né coda ma invece non lo è proprio per niente! L’otto marzo, ricorrenza di una tragedia lontana, è stato preso a riferimento per la “Festa della Donna” e per ricordare, se ce ne fosse bisogno, che la donna esiste, non solo come comprimaria in questo strampalato mondo, ma come insostituibile protagonista. A me personalmente la donna non cessa mai di stupire e, non soltanto quando mi capita di ammirarne la bellezza, l’intelligenza e il portamento, ma soprattutto quando scopro in essa quelle qualità che per troppi secoli sono state tenute volutamente nell’ombra e che solo in casi sporadici si sono manifestate con decisione. Timore latente nell’uomo nel vedere pericolosamente invasi territori ritenuti da sempre di sua esclusiva pertinenza? Forse la risposta sta proprio qui, nel constatare che la creatura considerata per definizione donna di casa poteva tenergli testa, ed anche superarlo in quelle discipline ove pensava di eccellere. Artemisia Gentileschi, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, tanto per citarne qualcuna, ne sono l'esempio e, personalmente, le adoro per le emozioni che riescono a darmi. Anche la fugace mostra allestita nei locali della "mitica Palazzina" a Murlo è riuscita a dire tante cose, a porre in evidenza l'entusiasmo, le capacità tecniche, la sensibilità delle partecipanti assieme a quell'irrefrenabile desiderio di aprirsi e di esprimere al meglio le più riposte emozioni. Una cosa riuscita davvero, fortemente partecipata ad ogni livello e, soprattutto una iniziativa da ripetere ancora..



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