MURLOCULTURA n. 4/2007

Dall'Ateneo della Merse
RUBRICA DI
EDUCAZIONE CIVICA

di Zan-Zara
Associazione Culturale di Murlo
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Sono una zan-zara femmina e pertanto ho sempre pensato che l’obbligo di portare il cognome del padre, biologicamente maschio, non potesse discendere dal principio di una preghiera “Nel nome del Padre…”, anche perché sul cognome non dice nulla, e neppure da una non ben nota norma presente nel nostro ordinamento. Mi sembra che in Italia, forse più che nella cattolicissima Spagna, vi sia una visione ancora arcaica della genitorialità in cui la madre è la genitrice biologica ed è il padre ad avere la potestà di dare il nome, come un crisma che introduce l’individuo all’interno della società: soggetto biologico grazie alla madre, soggetto giuridico grazie al padre.
Si legge sul sito dell’Anusca (associazione nazionale degli ufficiali di stato civile) che “se ne parla da tempo, ma per ora l’attribuzione del cognome materno è possibile solo in casi particolari”. E si prosegue con una bella lezioncina di diritto civile ai cittadini, che sono sempre quelli ignoranti, dicendo che “la legge parla chiaro”, quindi non ci fate girare le scatole con  richieste e innovazioni pari opportunistiche.
(ndr):”Quando un bambino nasce da genitori sposati, la legge italiana proibisce in qualsiasi caso l’attribuzione del cognome materno. Portare il cognome paterno è un principio talmente consolidato nel nostro ordinamento che, pur non avendo alcuna formulazione scritta è tale da non essere messo in discussione”. Parla certo Calvigioni, ufficiale di stato civile del comune di Corridona di Macerata! Quindi è assodato: ce lo dice l’Anusca, non esiste norma giuridica scritta, solo una prassi civile consolidata, una sorta di consuetudine, che vale, insomma, fino a quando si ritiene giusto che debba valere! Invece per i figli naturali la legge parla davvero, si vede che nel 1942 era importante disciplinare la materia, forse quanto oggi, che ci sono le coppie di fatto: storie di ieri, storie di oggi. L’Art. 262 Codice Civile dice che il figlio naturale prende il nome del genitore che per primo lo riconosce, quindi prende validamente anche quello della madre; se è riconosciuto anche dal padre, solo una sentenza del Tribunale può stabilire che il figlio porti il cognome del padre o entrambi i cognomi. Se il figlio è riconosciuto congiuntamente (legifera ancora Calvigioni) prende automaticamente il cognome del padre. Questi sono i criteri in base ai quali il nostro ordinamento ritiene di rispettare il principio di uguaglianza sostanziale: dovrei sperare di avere un figlio da nubile per essere relativamente sicura di dare una continuità al mio cognome!
Il Consiglio di Stato nel 2004 aveva stabilito che in presenza di valide ragioni è possibile aggiungere al cognome paterno quello materno. Nel caso concreto era il Ministero di Grazia e Giustizia che aveva negato ad un cittadino di usare anche il cognome della madre, fondandosi sugli Artt. 153 e segg. Del R.D. 9 luglio 1939 n. 1238, che sancisce il principio della immutabilità del nome. Il consiglio di Stato in sede giurisdizionale dice che l’interesse pubblico alla tendenziale stabilità del nome, come mezzo di identificazione dell’individuo, può venire contemperata con gli interessi di coloro che quel nome intendano mutare. Navigo nel “paese delle donne” e scopro che per la Cassazione nel 2006 (sent. 16093, 1° civ. ) il criterio patriarcale di trasmissione del cognome è inattuale. Nel caso concreto un padre che ha fatto un riconoscimento tardivo chiede al tribunale che il bambino porti il suo cognome, la Cassazione respinge il ricorso per inesatta applicazione della legge. Quale legge? Ora il discorso dovrebbe passare al legislatore.
In ogni caso un intervento legislativo nell'attuale momento storico consentirebbe all'Italia di adeguarsi finalmente agli altri paesi dell'Unione Europea dove è già prevista l'attribuzione del cognome della madre o del padre secondo principi effettivi di uguaglianza.
Invero in Germania i coniugi scelgono quale cognome della famiglia trasmettere al figlio conservando ciascun coniuge il proprio. In Francia è prevista la possibilità di aggiungere al cognome del padre quello della madre. In Spagna è addirittura previsto il doppio cognome. In Austria l'art. 93 del codice civile prevede che i coniugi portano lo stesso cognome o quello della moglie o del marito. Peraltro, e questo va ribadito, in Italia non esiste nessuna norma espressa che prevede l'attribuzione del cognome paterno ai figli nati in costanza di matrimonio. L'attuale situazione e' esclusivamente frutto di una consolidata prassi che assume rilevanza unicamente nel possesso di stato di figlio legittimo e nel riconoscimento di figlio naturale, accettata senza tenere in nessuna considerazione le pari opportunità e la pari dignità di entrambe le figure genitoriali rispetto ai figli. Infine si e' evidenziato come la questione della scelta del cognome da trasmettere ai figli non riguarda unicamente il principio di parità tra coniugi ma il più generale principio liberale laddove il diritto di scegliere il cognome dovrebbe appartenere nell'ambito dei diritti della personalità alla sfera del soggetto che lo deve portare e quindi si dovrebbe consentire la possibilità al figlio di poter cambiare il proprio cognome. Proprio a tal fine sono all’esame del Senato numerose proposte di legge volte a modificare l’attuale assetto normativo del codice civile in riferimento al cognome dei coniugi e dei figli. Il più recente disegno di legge n. 1739 comunicato alla Presidenza in data 26.09.02 prevede la modifica dell’art. 143 Codice Civile nella parte in cui prevede che la moglie aggiunga al proprio cognome quello del marito e prevede che i coniugi entrambi dotati di doppio cognome trasmettano ai figli il primo cognome del padre e per secondo cognome uno dei due della madre. Concludo con un giro di ricognizione nel sito della Prefettura di Siena, scopro che vi è una pagina con moduli e documentazione richiesta per avviare la pratica di aggiunta al proprio cognome del cognome materno, non mi resta che comprare le marche da bollo.




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