MurloCultura 2016 - Nr. 3

La miniera di Murlo all’Esposizione Universale di Parigi del 1878

di Luciano Scali

L'avvio dell'attività della Miniera di Murlo non fu tra i più felici, sia dal punto di vista operativo che da quello commerciale, a causa delle difficoltà derivate dalla sua ubicazione rispetto ai mercati di assorbimento. Il primo impegno a cui la nuova attività dovette far fronte fu quello di acquisire al più presto la visibilità commerciale che consentisse di collocare la lignite prodotta presso clienti che garantissero un costante consumo nel tempo.
Da qui l'idea di pubblicizzare il prodotto partecipando alle più prestigiose manifestazioni commerciali del tempo.
Occorre precisare che tale iniziativa si manifestò nell'anno 1878 durante la gestione dell'attività da parte della Compagnia Francese delle Miniere di Pienza in occasione della Esposizione Universale di Parigi. La partecipazione a più manifestazioni commerciali di grande rilevanza rappresentò una caratteristica unica di questa società, anche se i risultati sperati non si rivelarono all'altezza delle aspettative. Nel breve articolo che segue faremo riferimento alla prima di queste mostre, quella Universale di Parigi del 1878, dove la predetta Compagnia risulta aver preso parte malgrado che in quel momento l'attività della miniera stessa venisse gestita "pro tempore" dalla Società Industriale Italiana.
A tale proposito si citano stralci della relazione estratta dal Bollettino "La miniera Italiana" del 1917 (n. 2939, pagg. 303-305): "Su la miniera lignitifera di Murlo - Notizie storiche a cura di Pompeo Moderni".
In questo importante documento l'autore, geologo e direttore nel 1878 della miniera e della ferrovia di Murlo, spiega le cause dell'interesse della Società Industriale Italiana verso la Miniera di Murlo e delle intenzioni di renderla finalmente produttiva dopo il lungo periodo di preparazione dovuto alla costruzione del villaggio e della strada ferrata. L'intero complesso si trovava ad affrontare un momento difficile e la Compagnia Francese delle Miniere di Pienza cercava occasioni favorevoli per il suo rilancio in ambito commerciale appoggiandosi a partner interessati all'affare, e l'Esposizione Universale di Parigi sembrò proprio adatta allo scopo. Infatti il predetto Pompeo Moderni così esordisce:

La lignite di Murlo è tra le migliori "ligniti nere" della Toscana; essa contiene pochissima pirite in sottilissime e rare vene, che si possono facilmente togliere, e per residuo dà poca cenere. Dagli esperimenti fatti è risultato che questa lignite sta alle mattonelle, ottenute con polvere di litantrace, come 1:3,5.
Come più o meno, tutte le ligniti della sua qualità, ha però lo svantaggio di contenere dell'acqua igroscopica, sicché mentre nell'interno della miniera è durissima ed ogni minatore per intaccarla spuntava giornalmente da due ai tre "picchi" d'acciaio, condotta nel grande magazzino ed esposta all'aria, si fendeva con forti detonazioni e dalla superficie dei blocchi si staccavano successivamente delle croste che cadevano in polvere. All'Esposizione Universale di Parigi fu spedito per campione un prisma regolare di lignite che pesava 5 tonnellate, ed abbenché fosse legato con tre fasce di lamiera in ferro che attraversavano tutte e sei le facce del prisma, pure alla fine dell'Esposizione era ridotto un ammasso di detrito.

Malgrado questo inconveniente la Società venne premiata con menzione onorevole nel rapporto della giuria dedicato ai combustibili fossili (Fig. 1), uno dei riconoscimenti che l'Esposizione Universale, tramite apposite giurie suddivise per categorie, dava a prodotti e produttori.

 

Fig. 1. La citazione delle miniere di lignite di Murlo, insieme a quelle di Vicenza, nel rapporto della giuria dell'Esposizione Universale di Parigi del 1878, nella categoria dei combustibili fossili (da Exposition universelle internationale de 1878 à Paris. Rapports du jury international. Paris: Imprimerie nationale, 1881).

 

L'altro riconoscimento, più importante, era la medaglia, della quale si riporta oltre che la versione consegnata all'Esposizione del 1878 (Fig. 2), anche il concetto che l'accompagnava:

L'Esposizione ricompensa i migliori prodotti delle arti, dell'artigianato e dell'industria. Le medaglie consegnate nel quadro delle Esposizioni Universali sono specifiche a ciascuna delle esposizioni. Le medaglie rappresentano i valori universali dell'amicizia dei popoli, del lavoro e sono la gloria della Repubblica Francese. La medaglia di ricompensa è stata realizzata dallo scultore Eugène Andrè Oudinè in tre colori: oro, argento e bronzo.


Fig. 2. La medaglia di ricompensa creata dallo scultore Eugène André Oudiné, consegnata alla Esposizione Universale di Parigi del 1878 ai prodotti delle arti, dell'artigianato e dell'industria ritenuti meritevoli. La figura femminile al centro rappresenta la Repubblica francese, che ospita sotto le sue braccia alzate altre figure allegoriche delle arti e dell'industria, riconoscibili per gli oggetti che portano. In basso, sdraiata, l'allegoria della città di Parigi (immagine da Médaille de l'Exposition Universelle de 1878, Claire Maingon, Histoire par l'image, www.histoire-image.org/etudes/medaille-exposition-universelle-1878).

 

Un'altra nota interessante: fu proprio in occasione della predetta Esposizione Universale di Parigi del 1878 che venne esposta nell'ambito di quella fiera la testa della Statua della Libertà (Fig. 3), dono della Francia agli Stati Uniti, che successivamente verrà posta sull'isola allora conosciuta come Bedloe's Island (oggi Liberty Island) nella baia antistante la città di New York, dove fu inaugurata nel 1886.

Fig. 3. La testa della statua della libertà in mostra all'Esposizione Universale di Parigi del 1878, nei giardini del palazzo del Trocadero, pochi anni prima di essere trasferita a New York.

 

Le Esposizioni Universali

Con il termine Esposizione Universale vengono indicate le grandi esposizioni che si sono tenute a partire dalla metà del XIX secolo, e che fanno capo ad un organismo internazionale, il Bureau International des Expositions (BIE) [lo stesso che ha approvato la candidatura di EXPO 2015 a Milano]; nel corso del tempo, l'aggettivo "universale" è stato associato a tutte le esposizioni di rango superiore a quelle di carattere internazionale. La prima Esposizione Universale, dedicata alla valorizzazione dei prodotti industriali e strutturata come vetrina del progresso culturale e tecnico, fu l'Esposizione Universale di Londra del 1851. Famosa come The Great Exhibition divenne ben presto il riferimento per tutte le successive, influenzando numerosi aspetti della società: le arti, l'educazione, il commercio e le relazioni internazionali. A questa fecero seguito altre memorabili Esposizioni Universali nelle capitali più importanti di tutto il mondo: Parigi (1855), Londra (1862), Parigi (1867), Vienna (1873), Philadelphia (1876), Parigi (1878), Melbourne (1880), Barcellona (1888), Parigi (1889, realizzata in occasione del Centenario della Rivoluzione francese, per la cui celebrazione venne costruita la Tour Eiffel), Chicago (1893, in occasione del quarto centenario della scoperta dell'America), Bruxelles (1897), Parigi (1900), Saint Louis (1904), Liegi (1905), Milano (1906, dedicata ai trasporti e alla inaugurazione del tunnel del Sempione), Bruxelles (1910), Gand (1913), San Francisco (1915, in occasione della inaugurazione del canale di Panama), Barcellona (1929), Chicago (1933).Idealmente, le Esposizioni sottolineano il trionfo delle "magnifiche sorti progressive" della società industriale: per i paesi che le organizzano costituiscono una opportunità unica, una finestra sull'economia, uno stimolo allo spirito di cooperazione, un luogo dove favorire il confronto e l'imitazione, con uno scambio di conoscenze finalizzato ad un miglioramento dei processi produttivi.L'Esposizione Universale di Parigi del 1878 fu la terza che si tenne in Francia: venne inaugurata il 5 maggio e si concluse il 10 novembre 1878. Vide la partecipazione di 36 Paesi e fu visitata da oltre 16 milioni di persone. Le esposizioni dei singoli paesi partecipanti furono organizzate in padiglioni nazionali, gestiti singolarmente dai Paesi, nei quali vennero esposti i prodotti, le invenzioni e le opere realizzate.


Il padiglione italiano alla Esposizione Universale di Parigi del 1878 dove venne esposta e premiata anche la lignite di Murlo.


(testo e immagine tratti da Gli albori della cartografia geologica italiana all'Esposizione Universale di Parigi del 1878, Console F. e Pantaloni M., Bollettino AIC 150/2014.)

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